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venerdì 21 dicembre 2007

Buone feste!

I migliori auguri di buone feste di fine anno a tutti i lettori di questo blog "sui generis"...
Vi auguro di godere sempre dei piccoli piaceri della vita perché sono gli unici che ci danno soddisfazione e ci rendono felici.

BUON NATALE!!!!


<3

Toi qui n'as pas su me reconnaître
Ignorant ma vie, ce monastère, j'ai
Devant moi une porte entrouverte
Sur un peut-être
Même s'il me faut tout recommencer

Toi qui n'as pas cru ma solitude
Ignorant ses cris, ses angles durs, j'ai
Dans le cœur un fil minuscule
Filament de lune
Qui soutient là, un diamant qui s'use
Mais qui aime

Toi qui n'as pas vu l'autre coté, de
Ma mémoire aux portes condamnées, j'ai
Tout enfoui les trésors du passé
Les années blessées
Comprends-tu qu'il me faudra cesser
Moi qui n'ai plus regardé le ciel, j'ai
Devant moi cette porte entrouverte, mais
L'inconnu a meurtri plus d'un cœur
Et son âme sœur
On l'espère, on l'attend, on la fuit même
Mais on aime

domenica 16 dicembre 2007

!

And I wish I was special

You're so fuckin special
But I'm a creep, I'm a weirdo.

What the hell am I doing here?

I dont belong here.
I dont belong here.
I dont belong here.
I dont belong here.

venerdì 14 dicembre 2007

Addio Agram

Agram è il vecchio nome con il quale gli imperatori austroungarici chiamavano Zagabria. Sinceramente Agram mi piace di più di Zagabria. È molto poetico e misterioso.
Questi quindi come sapete benissimo sono i miei ultimi giorni qui. Chissà se ci ritornerò. Malgrado tutti gli inviti che ho ricevuto, penso che sarà molto difficile... ma non si sa mai, i casi della vita sono più dei i rami degli alberi croati (ananassi compresi ^_^).
Giorno 18, tempeste cosmiche permettendo, sarò nuovamente in Sicilia per le vacanze di Natale. Ho molta nostalgia di casa, credetemi.
E dopo Agram che si farà? Da poco c’è qualcosa nell’etere... rimanete sintonizzati sulle stesse frequenze per scoprirlo.

Un'Italia mancata

Mercoledì con la direttrice, Paola, la mia collega, e Christian, un professore d’italiano in Serbia, abbiamo fatto circa 200 km in macchina nel bel mezzo di una bufera di neve per andare da Zagabria a Fiume (Rijeka), sulla costa croata. In teoria è stato un viaggio di lavoro, nel bel mezzo della settimana, in realtà non abbiamo lavorato per niente, a Fiume abbiamo assistito ad uno spettacolo in dialetto napoletano scritto da Manlio Santarelli per una compagnia di Firenze e il giorno dopo abbiamo fatto altri 150 km per arrivare nella punta più bassa dell’Istria, a Pola, per partecipare alla fiera internazionale del libro. Il tutto era condito da buonissimi pranzi e deliziose cenette a base di pesce e di cucina locale... il che non mi dispiaceva affatto ^_^
Quello che tenevo a dirvi è una cosa che mi ha colpito molto e che spesso in Italia rimane avvolta nell’oblio. Tutta l’Istria prima era italiana così come la città di Fiume in cui proprio un fiume delimitava il confine tra l’Italia e la Jugoslavia. Dopo la guerra c’è stato l’esodo verso l’Italia ma molti sono rimasti. Per loro questa era l’Italia e non riuscivano a capire come mai improvvisamente si passava da uno stato all’altro, dal fascismo al comunismo sovietico. Quei territori tuttavia non erano e non sono più italiani. Pur mantenendo tutte le caratteristiche architettoniche, geologiche e direi pure metereologiche dell’Italia.
Ho parlato con gli italiani rimasti. Sono quasi tutti degli intellettuali/scrittori, scrivono in italiano (manco a dirlo) come a voler sottolineare la loro vera identità con la scrittura. Dopo la guerra erano chiamati comunisti dagli italiani e fascisti dai croati. Oggi sono italiani in Croazia e stranieri in Italia perché hanno il passaporto croato.
Sono sempre alla ricerca di un’identità perduta... derubatagli storicamente da qualcuno che invece di pensare alla Dalmazia e all’Istria, alla Corsica o a Malta si dedicava a missioni più furbe in Cina o in Etiopia.

venerdì 7 dicembre 2007

Rifletto

La vita è fatta di scelte.
Non scegliamo quando, come e dove nascere, non scegliamo una famiglia ma a parte questo scegliamo in continuazione.
E più cresciamo più scegliamo. E più scegliamo più stiamo male. Semplicemente perché ci chiediamo come sarebbe stato se avessi fatto questa e non quella scelta...
Immagino la vita in potenza di un individuo come un immenso albero che parte da un punto e poi si ramifica... con tante diramazioni quante sono le possibilità di scelta...
Sono ad un bivio e non so se ho fatto la scelta giusta.
Chi può saperlo?
Una volta su un ramo non potrò più saltare su un altro.
Sono Viola non il Barone Rampante.

AdelacroiX

Inutile dirvi chi mi ha regalato questo magnifico montaggio...
inutile dirvi quanto mi piace...
la sottoscritta che guida il popolo... fa molto “donna carismatica”
cosa che assolutamente non sono (per fortuna purtroppo)
Adelacroix l’ha dipinto per me...
Io ve ne offro una versione rimpicciolita...
(Per discrezione)

Grazie Commà!

18anni

Voglio fare tanti auguri virtuali (e purtroppo resteranno tali) al mio fratellino che non è più tanto “ino” perché oggi ha raggiunto la sua maggiore età! Si, sono + grande di 7 anni e in un certo senso è tanto perché i 18enni di oggi sono molto diversi dai 18enni del 2000, anche se + si cresce meno si nota la differenza.

Lui non vuole festeggiare assolutamente. Qualcosa comunque gli faranno. È brutto parlare in terza persona. È triste non esserci. (Ho sempre l’impressione di perdermi molte cose).


Comunque sia...Buon Compleanno PepS!!!

martedì 4 dicembre 2007